Tigullio. Appassionati cercatori di funghi, sta per arrivare il vostro momento. Le prime nascite secondo gli esperti si vedranno comparire nei castagni, probabilmente già da questa domenica, anche se è possibile qualche giorno di ritardo, vista la siccità; mentre nei faggi si dovrà attendere 10-15 giorni dalla pioggia più significativa caduta tra il 14 e il 16 agosto. Con i funghi, però, il condizionale è d’obbligo, perché ogni pur minimo imprevisto può ritardare o annullare la formazione delle muffe e la conseguente nascita dei miceti. 

Ricercare funghi, dalle nostre parti è diventata una tradizione, in molti si cimentano in questo passatempo, che però richiede buona conoscenza delle specie commestibili e i regolamenti per la raccolta. Proprio come primo punto occorre conoscere se quel tale bosco, ricade all’interno di un consorzio comunale o, se invece è un bosco libero, spiega Umberto Righi, Vigilanza Fipsas Levante. “Sarà distinguibile da una serie di tabelle, solitamente poste ai margini delle strade, dove sarà riportata l’indicazione proprietà privata, il nome del consorzio, e la raccolta dei prodotti del sottobosco riservata ai soci o possessori di permesso di raccolta. Il costo del permesso giornaliero si aggira tra gli 8 e 10 euro, mentre lo stagionale supera mediamente i 150 euro. Occorre conoscere anche i giorni dove la raccolta dei funghi è consentita, e anche la stagione di inizio e fine raccolta. Oltre al permesso quando si va a funghi si devono osservare le quantità di raccolta per giornata, che non possono superare il massimo di 3 kg, anche nei boschi liberi. In oltre i funghi vanno trasportati e riposti in contenitori forati, l’ottimo sono i cestini di vimini, che essendo rigidi preservano i funghi da rotture, pur lasciando libera la diffusione delle spore. Assolutamente vietato l’utilizzo di zaini e borse di plastica stagne. Sono previste sanzioni da 50 a 100 euro e sequestro del raccolto, sia nei boschi gestiti dai Consorzi, sia nel demanio e sia nei boschi liberi e non sono previste deroghe”.