Genova. Saranno i 67 Sindaci dell’Ato a decidere, sulla base di dati oggettivi raccolti in una lunga fase preliminare, il sito nel quale sarà costruito il nuovo depuratore del Tigullio, che sarà comprensoriale come prescritto dalla Regione Liguria sulla base di norme europee. Lo ha annunciato questa mattina Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana, anticipando le date dei due step conclusivi, per arrivare alla decisione entro l’autunno. Il 9 settembre ci sarà la presentazione ufficiale di tutti i dati raccolti dai 67 sindaci, il 16, la conferenza dei sindaci dell’Ato che delibererà sull’ubicazione del depuratore.

I dati su cui i sindaci faranno le proprie valutazioni e prenderanno la loro decisione sono quelli che, su iniziativa di Pignone, sono stati raccolti ed elaborati negli ultimi mesi da Iren, l’azienda che su incarico dell’Ato svolge il ruolo di gestore del servizio idrico integrato: si tratta di una comparazione di 6 diverse ipotesi sotto tre diversi aspetti, dati di base, costi e tecnologia. Lo studio di Iren è inoltre passato al vaglio di un soggetto terzo incaricato dallo stesso consigliere Pignone, Industria Ambiente Srl, società privata attiva nel campo della consulenza ambientale e delle bonifiche. Sia il documento di Iren sia quello di Industria Ambiente, sono a disposizione dei 67 sindaci, a cui spetta la decisione. Oggi erano presenti anche Walter Seggi di Iren ed Alessandro Girelli di Industria e Ambiente. “E’ opportuno ricordare che alcuni comuni della Città metropolitana, Lavagna e Sestri Levante, sono oggetto di una procedura di infrazione dell’Unione Europea, per avere impianti di depurazione obsoleti che necessitano di adeguamenti se non rifacimenti veri e propri”, dice la Città Metropolitana. “L’urgenza di procedere alla costruzione di un depuratore comprensoriale del Tigullio è stata ribadita recentemente alla Città metropolitana anche dalla Regione Liguria, che ha specificato la necessità di prendere una decisione entro l’autunno”, chiude Pignone.