Tigullio. Bilancio degli ultimi mesi delle guardie Fipsas: tra marzo e giugno, sono stati elevati 18 verbali, 12 sulla pesca con 8 sequestri di attrezzature e 6 infrazioni ambientali, la maggior parte delle irregolarità riscontrate nel Tigullio. Ci sono poi altri compiti assegnati al servizio di vigilanza ittico-ambientale, come il trasporto e la distribuzione del pesce adulto fornito dalla Città Metropolitana, 

e allevare nel proprio impianto di Mezzanego novellame di trota, seguendo progetti di introduzione del ceppo mediterraneo nelle valli dell’entroterra, come ricorda il coordinatore del Levante, Umberto Righi, che poi aggiunge: “Particolarmente frequentate le rive del fiume Entella, all’interno dell’oasi faunistica, con 7 verbali amministrativi per un totale di 1.800 euro, 1 emesso sul Graveglia di 300 euro, altri in Scrivia, Aveto e Trebbia per un totale appunto di 12 infrazioni”. All’attività di repressione degli illeciti si aggiunge l’attività di prevenzione con controlli sulle foreste, pinete, faggete e prati dell’entroterra, dove sono stati altresì elevati sei verbali in materia di circolazione fuoristrada, per vetture che avevano posteggiato nei prati di aree protette, SIC, per un importo complessivo di 612 euro. Ricordiamo che l’organico Fipsas conta 42 agenti, tra cui 12 residenti nel levante. “In questi prossimi mesi estivi il lavoro si preannuncia ancora più impegnativo, perché oltre al controllo pesca a breve attiveremo quello micologico ed ambientale, ossia con la nascita dei funghi salgono le richieste di intervento per controllo tesserini e peso del raccolto anche nelle foreste demaniali”, specifica Righi. Senza dimenticare che Fipsas opera la vigilanza delle riserve turistiche di pesca, come i Laghi Giacopiane, Malanotte, tratti di Aveto, Trebbia e Scrivia.