Portofino, decreto anti inchini: la posizione di Legambiente |
Martedì 24 Febbraio 2015 11:25 |
Portofino. Navi da crociera a 600 metri dalla riserva marina, per Portofino chiesta la deroga della deroga al decreto anti inchini. Per Legambiente, si tratta di “una ridicola farsa, che potrebbe trasformarsi in vero e proprio scandalo, se il ministro Galletti non interverrà al più presto”. Dopo il tragico incidente della Costa Concordia al Giglio, il cosiddetto Decreto rotte dei ministri Passera e Clini aveva spostato, per le navi da crociera, il confine delle aree protette a 2 miglia dalla costa. Dopo alcuni mesi, per l’Area Marina Protetta di Portofino è stata chiesta e ottenuta una deroga che porta a 0.7 miglia dalla costa il limite non valicabile. Ora la richiesta di ridurre ulteriormente questa distanza a circa 600 metri; i prossimi giorni ci sarà una riunione che dovrebbe sancire l’approvazione di questo provvedimento, sul quale ci sarebbe già l’ok della Regione Liguria, del comune di Portofino e della Capitaneria di Porto di Genova, ricorda Legambinte. “Non a caso”, dice il responsabile mare dell’associazione, Sebastiano Venneri, “tutto ciò succede a Genova, sede della Costa Concordia, dove la sua pressione, a giudicare da quanto sta accadendo, si fa sentire con forza. Ma sarebbe vergognoso far passare una misura del genere, che depotenzia del tutto il Decreto rotte e che aprirebbe a tutte le aree marine protette la possibilità di chiedere deroghe alla distanza stabilita”, aggiunge. Legambiente chiede pertanto al ministro Gian Luca Galletti di bloccare per tempo il depotenziamento di una legge che, secondo gli ambientalisti, è già nata insufficiente in quanto “non si applica ad un numeroso territorio di pregio, come ad esempio Capri, le isole Eolie o Pantelleria, perché non sono interessate da aree protette”. |
Ultimo aggiornamento Martedì 24 Febbraio 2015 11:26 |