Sestri Levante. Quando si parla di nuove tasse tutti sono contrari ma in materia di turismo la situazione è leggermente diversa. La vicenda dell’imposta di soggiorno parte da Sestri Levante, una delle località liguri che nell’ultimo decennio ha registrato una tenuta in materia di arrivi e con aumenti di presenze di stranieri. Da una parte l’amministrazione comunale che sta studiando questa possibilità con tariffa che potrebbe essere tra 0,70 centesimi al giorno per soggiorno fino ad un euro.

Una ipotesi ventilata che non piace agli imprenditori anche se il ricavato sarebbe interamente investito in promozione, una posizione però che allargata alla popolazione sestrese  trova molti consensi in quanto i cittadini non hanno più intenzione di farsi carico di tutte le spese comunali in aumento con l'arrivo dei turisti: pulizia spiagge libere, pulizia del mare, spreco di acqua pubblica " Sono spese dice un sestrese doc che dovrebbero pagare quelli che affittano le oltre mille case di Sestri e Riva e poi gli albergatori e campeggiatori. Tutti hanno interesse e oltre a non pagare vorrebbero che il pubblico investisse in promozione". Di diverso avviso, ma questa non è una novità il consigliere Marco Conti all'opposizione che grida allo scandalo vista la crisi del momento e che a suo avviso anche un solo euro di tassazione pregiudicherebbe l'arrivo dei turisti.Una cosa è certa: chiusa la comunità montana val Petronio, l’azienda di soggiorno, e così pure la provincia sarà sempre più difficile trovare cartine e manifesti distribuiti in Italia.