Tigullio. No all’introduzione dell’IMU sui terreni agricoli montani nei comuni liguri colpiti dall’alluvione. Lo ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile Raffaella Paita, a seguito della possibilità che il Ministero dell’Economia possa reintrodurre l’IMU nei terreni agricoli montani al di sotto dei 600 metri. “Allo stesso modo non condivido l’obbligo di pagamento in un’unica soluzione, entro il 16 dicembre, introducendo così una nuova tassa a 15 giorni dalla scadenza e violando lo statuto del contribuente”, aggiunge l’assessore. 

“Una scelta che coinvolgerebbe circa 2 mila Comuni italiani e diverse decine in Liguria”. E sul tema interviene anche l’assessore alle finanze di Sestri Levante, Pietro Gianelli, per precisare che il Comune non trattiene questa IMU in quanto andrà a garantire alle casse statali un maggior gettito complessivo annuo non inferiore a 350 milioni di euro, già per quest’anno. Gianelli specifica che il decreto interministeriale suddivide i Comuni in tre fasce, in base all’altitudine: quelli oltre i 600 metri, dove i terreni agricoli posseduti dai contribuenti rimangono esenti dal pagamento anche nel 2014; quelli con altitudine compresa tra i 281 e i 600 metri, con coltivatori diretti esenti da IMU mentre i privati che non possiedono tale qualifica, dovranno conguagliare l’intera imposta a dicembre di quest’anno; i Comuni con altitudine fino a 281 metri, con terreni agricoli tutti soggetti a IMU quest’anno. L’assessore specifica altresì che secondo l’ordine del giorno approvato dalla Giunta, non ci si può riferire solo all’altimetria come strumento di selezione: “Vi sono altri fattori come l’orografia, il deficit infrastrutturale, la densità di popolazione, l’indice di vecchiaia”. E dunque la Giunta di Sestri Levante, anche alla luce della crisi, chiede al Governo di sospendere quest’anno, l’attuazione del decreto.