| Situazione critica in Valgraveglia: il percoso alternativo, e lo sfogo del Sindaco Pesce |
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| Martedì 18 Novembre 2014 11:32 |
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Tigullio. Nuovi smottamenti di stamattina alle 6.00 hanno interessano la zona del Settembrin, all’altezza del ristorante La Beppa, come riferiscono i vigili del fuoco di Chiavari, presenti in queste zone, e che costantemente hanno una squadra fissa anche al Passo della Scoglina, come sappiamo chiuso da ieri per una grossa frana, che impedisce i collegamenti con la Val d’Aveto. Si passa invece a senso unico alternato nella zona all’altezza della località Follo, nel Comune di Cicagna. Intanto sono partiti in anticipo, stamattina, i lavori lungo la provinciale 26 della Valgraveglia, chiusa dalle 6.45 con riapertura prevista in serata. Su questo tratto la violenza del torrente in piena nei giorni scorsi aveva “sfornellato”, cioè aperto, una breccia sotto la carreggiata. La situazione durante la notte si è aggravata, imponendo di avviare alle prime ore del giorno gli interventi urgenti di consolidamento e ripristino che erano già programmati ma con chiusura della strada la sera. L’intervento della Provincia di Genova è dunque partito, con lo scavo per mettere in sicurezza e verificare le esatte dimensioni della cavità creata dal corso d’acqua e proseguirà, consolidando il tratto con riempimenti di pietre e ghiaia e gettate di calcestruzzo. Quindi al momento il percorso alternativo è il seguente:
per spostarsi dalla Valgraveglia, si passa da Cogorno, località Monticelli-Galle. Chi invece deve recarsi a Ne, visto che il sindaco ha chiuso per precauzione la strada di Tolceto per una frana a seguito dell’alluvione, bisogna passare da Sestri Levante, Montedomenico-Iscioli-Frisolino. E arrivano anche i duri commenti del sindaco, Cesare Pesce che ribadisce: “Tutto quello che dovevo dire l’ho detto che al capo di protezione civile nazionale Gabrielli, ho chiesto almeno il presidio da parte della Provincia di Genova perché nessuno finisse nel fiume, l’intervento di oggi andava fatto due anni fa; io mi occupo anche della sicurezza al di fuori del mio territorio, confino con Cogorno, ma è ovvio che tutti, dobbiamo monitorare qualsiasi zona, ma ci tengo a dire che il ponte di Loreto a Carasco, ci ha insegnato che se un appalto viene spacchettato, lavorano più ditte e vista la crisi è un bene, e gli interventi vengono conclusi; invece noi abbiamo gli scavatori fermi: è una vergogna”.
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