Tigullio. Ancora frane e smottementi nelle strade interne. E’ finita stamattina alle 8.00 l’allerta 2, oggi finalmente ha fatto la sua comparsa il sole ma restano molteplici le problematiche alle quali fare fronte. I Vigili del Fuoco controllano le perdite di gas dovute all’alluvione, e se ci sono auto sul fiume a Terrarossa di Carasco, come da recenti segnalazioni, ma con ogni probabilità si tratta di quei veicoli finiti lì la notte dell’alluvione. A Carasco una situazione particolare interessa da stamattina il comune amministrato dal sindaco Massimo Casaretto: l’amministrazione ha difatti predisposto un sito nuovo davanti alle fabbriche, in via Pian di Rocco, frazione di San Pietro di Sturla, presidiato dalla protezione civile di Trento per l’intera giornata, per permettere di portare gli ingombranti delle aziende di Carasco. Il sindaco però lancia un appello, poiché ha rinvenuto circa un’ora fa, ingombranti di altri comuni limitrofi, ed addirittura, dal campo sportivo è stata trovata una bara. “Questo è puro egoismo”, dice, “io sono disponibile ma occorre che si faccia attenzione a portare ciò che è consentito, ed ognuno faccia riferimento al proprio comune di appartenenza”. Casaretto ribadisce che in questo momento al primo posto mette le aziende, per cercare di far ripartire l’economia del territorio. “Il privato non si arrabbi arriveremo anche da loro”. Ancora frane restano da tenere sotto controllo, così come permangono evacuate diverse famiglie. Particolarmente arrabbiato stamattina anche il sindaco di Leivi, Vittorio Centanaro che lancia questa comunicazione ai cittadini: “E’ vietato utilizzare l’acqua che arriva dai rubinetti e dalle botti, per lavare le auto. Su vergogni chi lo sta facendo, se colgo qualcuno sul fatto lo denuncio. L’acqua è preziosa, la segnalazione mi è giunta da Idrotigullio: ci sono persone che si attaccano alle botti e alle manichette anche di casa per lavare le vettura, non fatelo”. Centanaro chiede inoltre di portare pazienza a quei cittadini che sono ancora senza acqua, perché i tecnici stanno lavorando alacremente anche oggi. Inoltre sono in corso sopralluoghi insieme ai geologi: ci sono 40 case inagibili, famiglie evacuate, frane e smottamenti a non finire. “Non so come sistemeremo certi versanti. Vorrei che il Presidente del Consiglio Renzi, invece di lanciare slogan, venisse a vedere come siamo messi”. 

In Fontanabuona nel territorio del Comune di San Colombano Certenoli, nella zona San Martino un’abitazione era ancora senza corrente questa mattina, per il resto non sono stati riscontrati altri problemi nuovi rispetto a ieri, qualche caduta di alberi sulla strada della Scoglina, già tolti dalla carreggiata, e poi l’erosione della provinciale 42 del Passo di Romaggi, ma si passa a senso unico alternato, facendo attenzione alla voragine, come conferma Claudio Solari, Comitato Salviamo la Fontanabuona. Salvo novità particolari, domani le scuole saranno tutte aperte. A Cogorno, entro oggi bisogna liberare i rifiuti, quindi il sindaco Enrica Sommariva chiede di rivolgersi alla sala operativa perché domani piove e bisogna finire entro stasera. Oggi le squadre sono impegnate sulla pista ciclabile per ripristinare quello che è possibile, e si lavora sull’alveo del fiume. Doma i arriverà l’Esercito per la zona collinare, dove ci sono nuove frane da tenere sotto controllo. Sommariva si appella poi a chi ha la lavatrice funzionante, a metterla in d’opera. Per quanto riguarda la Valgraveglia, il sindaco Cesare Pesce è alle prese con circa 25 interventi, per frane e smottamenti. Resta critica la situazione subito dopo il Settembrin, per un abbassamento del manto stradale. Poi vengono monitorate le località Osti, per una frana piuttosto importante che ha creato crepe in un’abitazione, dove la famiglia resta ancora evacuata, e poi ci sono le frazioni di Castagnola, Tolceto, campo di Ne.