A Leivi 38 sfollati e 2 ristoranti chiusi, il ristorante Rostio e la pizzeria La Cava, sino alla conclusione dell’allerta 2 per precauzione. A San Salvatore di Cogorno sgomberati i rifiuti, molti dei quali erano stoccati sul campo sportivo “San Martino”. A proposito di rifiuti e detriti. A Carasco, il primo cittadino Massimo Casaretto, chiede agli abitanti di non depositare gli ingombranti alluvionati fino a nuovo avviso e di tenerli nel proprio perimetro abitativo, non avendo ancora ricevuto il Comune mezzi scarrabili per portare via i rifiuti. Purtroppo c’è da sottolineare che alcuni abitanti di altri comuni hanno lasciato degli ingombranti nel territorio di Carasco. Ieri sera e fino a tarda ora i tecnici hanno lavorato senza sosta per mettere in sicurezza l’argine del torrente

 Rupinaro che era stato abbattuto dalla piena dell’alluvione avvenuta la notte di lunedì scorso. I lavori sul corso del torrente, eseguiti alla luce delle fotoelettriche per avere una barriera per una eventuale piena, sono stati eseguiti all’altezza tra i ponti di corso Genova e di viale Tappani a Chiavari. Sono stati posizionati da una ruspa enormi cubi di cemento armato per difendere le abitazioni lato viale Millo. La Provincia si è prodigata per creare una nuova barriera, lungo la sponda sinistra del torrente Lavagna, nei pressi del nuovo ponte di Carasco.