Tigullio. Da 50 a 300 euro di multa, più il sequestro dell’attrezzatura per la pesca, e per la raccolta dei funghi. Fioccano i verbali in fiumi e laghi. Si tratta dei controlli delle guardie ittico ambientali Fipsas. Beccati sia italiani sia stranieri. A Giacopiane, a metà ottobre con la pesca chiusa, sono stati sanzionati alcuni pescatori con multe da 200 a 300 euro. Anche nello Sturla tra Borzonasca e Mezzanego, diversi verbali da 100 euro per irregolarità di pesca. 

In pochi mesi sono state elevate circa 70 sanzioni amministrative, di cui nel Levante 35 con aggiunta di molti sequestri di attrezzature da pesca, reti, lenze morte ritrovate lungo i corsi d’acqua. Le maggiori scorrettezze si sono riscontrate sulla pesca: l’Oasi dell’Entella tra Chiavari, Lavagna e Carasco, ha impegnato gli agenti con monitoraggio ed interventi diurni e notturni alla caccia di persone segnalate più volte. Mentre per quanto concerne la raccolta dei funghi, racconta Umberto Righi, Responsabile Vigilanza FIPSAS Levante, le sanzioni sono state elevate sul monte Aiona sulle alture di Borzonasca, in Val Graveglia, sul monte Caucaso in Val Fontanabuona, nelle foreste demaniali di Penna, Zatta e Lame, dove in un paio di casi coordinati con i Carabinieri si sono organizzati anche posti di blocco per fermare le autovetture dei fuggitivi, fermati e accompagnati in caserma per gli accertamenti di legge.